COSA SONO
Le infezioni ospedaliere sono malattie infettive acquisite in ospedale o in ambienti sanitari (case di cura, lungo degenze ecc).
Per essere definite infezioni nosocomiali o ospedaliere il paziente deve essere stato ricoverato per una causa diversa dall’infezione e non deve avere segni di malattia infettiva in corso di incubazione al momento del ricovero
Queste infezioni possono presentarsi:
- 48 ore dopo il ricovero in ospedale
- Fino a 3 giorni dopo la dimissione
- Fino a 30 gironi dopo un’operazione
- In ambienti sanitari (cliniche di lungo degenza, RSA ecc) dove il paziente viene ricoverato per motivi diversi dalla causa infettiva
TIPOLOGIE DI INFEZIONI OSPEDALIERE
L’infezione nosocomiale più frequente è quella del tratto urinario, seguono le infezioni della ferita chirurgica, l’infezione dell’accesso venoso ( punto in cui si inserisce l’ago per somministrare terapie endovena), la polmonite (WHO 2012).
Il sito in cui si instaura l’infezione dipende dalle procedure mediche a cui il paziente viene sottoposto.
L’inserzione del catetere vescicale espone al rischio di infezione dell’apparato urinario.
L’inserzione di accessi venosi per somministrare terapie endovena, espone al rischio di infezione del sito di ingresso dell’ago con la possibilità che i patogeni possano invadere il torrente ematico.
I respiratori, per consentire la respirazione artificiale nei soggetti ricoverati nelle unità di cura intensiva, espone al rischio di infezione delle vie respiratorie e del polmone.
Gli intervento chirurgici espongono al rischio di infezioni dell’organo trattato chirurgicamente e, più spesso, della ferita chirurgica.
COSA CAUSA LE INFEZIONI NOSOCOMIALI
Le infezioni ospedaliere sono causate da patogeni facilmente trasmissibili dall’operatore sanitario al paziente . Spesso i pazienti ospedalizzati hanno una ridotta efficienza del sistema immunitario, pertanto risultano più suscettibili ad infezioni. Spesso la lunga degenza per malattie croniche debilitanti, la denutrizione del paziente espongono ad un maggior rischio di infezione
I fattori di rischio per l’acquisizione di un’infezione ospedaliera sono:
- La durata del ricovero
- L’uso di antibiotici in modo inappropriato
- L’uso di strumentazioni invasive
Tutti i pazienti ricoverati sono potenzialmente a rischio per l’acquisizione di un’infezione ospedaliera, ma i soggetti ricoverati nelle unità di cura intensiva hanno il rischio più alto
QUALI SONO I SINTOMI
Si tratta di sintomi strettamente legati al sito dell’infezione.
Difficoltà urinarie e disuria per le vie urinarie; è possibile trovare sangue e muco nelle urine e nel catetere, se presente.
Febbre e malessere generalizzato possono accompagnare le infezioni sistemiche
Difficoltà respiratorie e tosse possono essere presenti in caso di infezioni dell’apparato respiratorio.
Dolore, presenza di pus a livello delle ferite in caso di infezione della ferita chirurgica o a livello dell’inserzione dell’ago .
COME IDENTIFICARLE
La sorveglianza delle infezioni ospedaliere deve essere costante, alla comparsa di segni e sintomi sospetti è necessario intervenire con la ricerca della sede dell’infezione, stabilirne la causa e rimuovere i device sospetti.
E’ necessario stabilire con la massima esattezza possibile quale patogeno è coinvolto nell’infezione.
Per fare questo è necessario procedere alle indagini colturali di sangue, urine, catarro, secrezioni delle ferite. Campioni di questi liquidi vengono inviati in laboratorio per la ricerca di batteri e soprattutto per identificarne la sensibilità agli antibiotici
COME CURARE LE INFEZIONI NOSOCOMIALI
Quasi il 70% dei batteri coinvolti nelle infezioni ospedaliere sono resistenti ai comuni antibiotici
Si tratta infatti di batteri selezionati dalla pressione farmacologica che, nell’ambiente ospedaliero, è massima.
Gli antibiotici usati per curare questi batteri devono essere scelti e la loro efficacia deve essere strettamente monitorata con l’aiuto di un medico infettivologo
COME PREVENIRE LE INFEZIONI OSPEDALIERE
La maggior parte dei batteri viene veicolata ad un paziente da un operatore sanitario, pertanto il LAVAGGIO DELLE MANI, è fondamentale
Il solo lavaggio delle mani è in grado di prevenire più del 25 % delle infezioni
MA NON BASTA
E’ estremamente importante USARE IN MODO APPRORIATO GLI ANTIBIOTICI.
Purtroppo:
- l’uso di antibiotici a largo spettro, molto potenti, per patogeni che potrebbero essere curati con antibiotici più comuni
- l’uso di tali molecole per tempi e a dosaggi sbagliati
aumenta la selezione di batteri multi resistenti nell’ambiente ospedaliero incrementando fortemente il rischio di infezioni letali, sostenute da batteri resistenti a tutti gli antibiotici disponibili
IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE
Il controllo delle infezioni nosocomiali è un indicatore di eccellenza di un’azienda ospedaliera.
Le aziende ospedaliere dovrebbero fare fronte alle infezioni nosocomiali attuando una serie di importanti monitoraggi:
- il monitoraggio regolare dei patogeni che circolano nei raparti a maggior rischio controllandone il grado di resistenza agli antibiotici
- monitoraggio delle procedure di prevenzione delle infezioni ospedaliere
- monitoraggio dell’uso appropriato degli antibiotici
- monitoraggio delle procedure diagnostiche adeguate per riconoscere le infezioni ospedaliere
Links utili
- www.cdc.gov/hai
- www.epicentro.iss.it/problemi/infezioni_correlate/infezioni.asp
- www.anmdo.org/informazioni-scientifiche/infezioni-ospedaliere/
- www.simpios.it
- www.gimpios.it
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