Di che si tratta?
Ogni squilibrio nell’introduzione di nutrienti nell’organismo , sia in difetto che in eccesso, si parla di malnutrizione. Quando vi è una carenza o un eccesso si parla di malnutrizione da carenza o da eccesso. Anche lo scorretto utilizzo dei nutrienti da parte dell’organismo istaura uno stato di malnutrizione. In questo caso la malnutrizione può verificarsi per via di malassorbimento. L’equilibrio tra l’assunzione dei nutrienti calorico-proteici e la spesa energetica garantisce la stabilità della massa grassa e della massa magra di un individuo. Tale equilibrio è fondamentale per il mantenimento dello stato di salute. L’obesità, intesa come iper nutrizione, è da considerarsi una malnutrizione che, al apri della iponutrizione, è in grado di provocare aumento della mortalità e della morbidità. Con il termine di malnutrizione viene tuttavia utilizzato come sinonimo di iponutrizione e depauperamento delle riserve energetiche tipica dei paesi in via di sviluppo , ma non solo.
Nei paesi ad lato income, infetti, esistono popolazioni a rischio grave di iponutrizione quali i pazienti ospedalizzati (fino al 40-50% dei pazienti in ospedale mostrano stato di depauperamento delle riserve energetiche)
Tipi di malnutrizione
La più comune varietà di malnutrizione rilevabile nelle persone iponutrite è quella proteico-calorica. Tale condizione si instaura rapidamente in corso di malattia acuta, o lentamente nel corso di mesi se associata a ridotto introito di nutrienti o in caso di malattia cronica.
Le manifestazioni cliniche sono il marasma, il kwashiorkor, o, più frequentemente forme cosiddette intermedie, o miste. Il quadro della malnutrizione di tipo marasmatico puro si instaura come conseguenza di un apporto calorico-proteico cronicamente inadeguato e ha come effetto la deplezione delle riserve adipose e della massa muscolare fino alla cachessia.
Malnutrizione di tipo kwashiorkor si verifica invece in soggetti precedentemente ben nutriti e in buone condizioni generali come effetto di uno stress catabolico acuto (per es. in corso di sepsi) e di un concomitante apporto proteico inadeguato alle aumentate richieste. Il risultato è quello di un marcato depauperamento delle riserve proteiche dell'organismo, con perdita di massa muscolare, ipoalbuminemia, edemi e relativo risparmio del compartimento adiposo.
Infine, le forme intermedie si instaurano, in genere, come possibile evoluzione delle due forme precedenti, quale conseguenza di apporti calorico-proteici prolungatamente inadeguati alle aumentate richieste, secondarie alla condizione di ipercatabolismo, e rappresentano, come si è detto, la forma più frequente di malnutrizione in ambito ospedaliero.
Linee guida
Linee-guida-malnutrizione-WHO.pdf